La Curiosità, una dote spesso incompresa quindi, poco valorizzata

SIETE CURIOSI ?

CHE FORTUNA!

La gestione di un’impresa ai diversi livelli di responsabilità è una questione seria che richiede preparazione e competenze sia teoriche che pratiche.

Le imprese sono certamente un complesso organizzato di fattori ma, sono prima di tutto rappresentate dalle persone e dalle relazioni, emozioni che si generano.

La formazione è un pilastro della struttura della persona, è un vantaggio competitivo da preservare, a cui dedicare costanza e continuità nel tempo.

Sono parte della formazione e del bagaglio di conoscenze, alcune competenze “soft”, spesso trascurate, che riguardano le capacità di gestire team tenendo in debita considerazione come le persone sono, percepiscono e di conseguenza si comportano.

La curiosità è una cosa seria !

Potrà sembrare astratto ma, è una questione molto seria ed estremamente concreta che ha che fare con il nostro personale comportamento ed i risultati e la loro qualità in azienda.

Leader caratterizzati da una maggiore efficienza, con tratti e stile di gestione precisi, direttivi, possono ritenere che, collaboratori particolarmente curiosi, possano rappresentare un’ostacolo, una difficoltà.

Le idee ed i punti di vista che emergono da persone semplicemente curiose, richiedono maggiore impegno, maggiori difficoltà e vengono spesso confuse come un problema.

Nella realtà le idee sono un valore in quanto possono essere tradotte in proposte ma, richiede un lavoro gravoso in termini di comprensione e selezione che molti preferiscono evitare .

L’orientamento al compito di molti manager può avere delle conseguenze indesiderate in quanto tende a valutare come obiettivo, il completamento del compito e meno la sua efficacia rispetto ad eventuali alternative.

Le aziende caratterizzate da maggiore curiosità, dinamismo e confronto,  non a caso, sono le aziende più innovative e più performanti.

 

“Pensare in modo differente”

Ruggero Mancini

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