
Ho pensato di trarre spunto da quanto accaduto alla splendida azienda “Fedez – Ferragni”.
I concetti chiave esaminati in sequenza sono: Clienti, Marketing, Redditività, Fiducia, Fedeltà, Sostenibilità, Valore
La costruzione dell'”Impero”
La capacità ad aver realizzato questo “impero” è indiscussa ed indiscutibile, è un brand fortissimo ed una azienda estremamente redditizia, conoscono ( almeno intuiscono) molto bene il loro Cliente, ciò che desidera e cosa lo spinge ad agire; il Marketing è il loro mestiere, lo incorporano, sono il marketing, è uno dei BRAND più importanti, questo genera elevatissima redditività, guadagni elevati; hanno la Fiducia dei loro clienti
MA…
è sostenibile ? genera valore? fiducia e fedeltà sono state confuse? Trasmettono condivisione valoriale?
Rimangono domande aperte alle quali possiamo tentare di rispondere secondo principi e competenze economiche e psicologiche.
Il valore è determinato dalla redditività combinata con la sostenibilità.
Fiducia e Fedeltà: solo apparentemente simili:
La fiducia è solo simile alla fedeltà, dalla quale ne differisce nella sostanza, essendo la prima legata alla permanenza di condizioni di vantaggio a differenza della fedeltà che è permeata dalla condivisione valoriale profonda dell’individuo, indipendentemente dal vantaggio offerto ( può essere anche uno svantaggio).
La fiducia si costruisce la fedeltà nasce all’interno.
Il punto debole è la percezione, confusa, (evidentemente non presente nella “progettazione iniziale” dell’azienda nata da opportunità commerciale) degli aspetti valoriali e del “Perché” aziendale, che rischiano almeno di compromettere se non mandare in frantumi l’intera sostenibilità e di conseguenza il valore aziendale confinandolo in una redditività non replicabile.
“L’azienda ha fatto i soldi ma non vale nulla” esprime la capacità di sfruttare una opportunità commerciale e cavalcarla salvo l’incapacità di costruire il Valore.
“troppo furbi per essere intelligenti”
Se fosse vero, e la decisione per ognuno non è una decisione cosciente, quanto accaduto: l’evidenza per il disprezzo per il cibo, l’interesse per l’uomo la scelta del supermercato, l’articolazione “falsa”del messaggio “in beneficienza” di qualcosa utilizzato prima per il gioco, i valori espressi dalle persone riprese ed invitate, denota altro un arricchimento con fondamenta discutibili finanche una menzogna.
Una contraddizione tra ambiente e costruzione del messaggio che pone risalto sull’evidenza del costruito, del pianto, mina i fondamenti del successo così come realizzato.
Rimane poi da valutare l’impatto sul valore almeno percepito sulla catena commerciale che si è prestata, valutando eventuali partnership commerciali legate all’atteso possibile successo dell’iniziativa e relativo ritorno d’immagine. Tutti sapevano che sarebbe stata ripresa e pubblicata nessuno si è occupato del valore che avrebbe distrutto.
Ciao
Ruggero Mancini
“Pensare in modo differente”