Dazi USA – Trump – guerra commerciale o strategia politica? Emergono le ragioni o sottendono gli obiettivi?

I dazi sono già stati firmati dal presidente Trump.

Una lettura più ampia delle informazioni merita di aprire un dibattito in ordine alle motivazioni di un tale provvedimento ed alle conseguenze che una tale decisione potrà avere.

Scenario e prospettive: metalli più cari negli Stati Uniti , prezzi sotto pressione negli altri paesi, minore crescita, minori consumi, minore produzione una frenata dell’economia mondiale, riduzione degli scambi, la domanda è:

Perché?

 Avulso dal giudizio e dalla simpatia per il personaggio, l’America, con tutte le contraddizioni solo diverse da quelle proprie degli altri paesi, è una grande Nazione; non saranno certamente sfuggite alla amministrazione USA le implicazioni e le conseguenze che comporta l’imposizione dei dazi su acciaio ed alluminio, le implicazioni di una guerra commerciale , per l’ampiezza delle ritorsioni che inevitabilmente coinvolgerebbero anche interi settori USA , al fine di proteggere, solo parzialmente, settori e filiere ormai mature e generare scompiglio nelle relazioni e nel commercio mondiale.

I maggiori esportatori sono Canada e Messico a seguire l’Europa , la Cina dovrebbe essere al 7° posto per le importazioni USA con appena 1.4% delle quantità importate.

Per Canada e Messico già si profila una agevolazione, rimanendo esclusi , almeno per ora, dalla applicazione. Certamente non si tratta di una azione rivolta alla sola Cina, qualcosa lascia pensare che ci sia dell’altro nella decisione della amministrazione.

Dove sono i vantaggi? 

Viene da pensare che Trump abbia una visione strategica più ampia e rilevante, nella quale l’imposizione dei dazi rappresenta la parte visibile di un obiettivo non dichiarato, ottenere altro, un negoziato del quale ancora non si conoscono termini ed aspetti complementari.

La possibilità che si tratti di una strategia, ampia, degli USA, viene confermata anche dal potenziamento di un organo federale con potere di controllo e veto su operazioni di Joint venture ed acquisizioni in settori individuati come strategici degli interessi nazionali, nei casi nei quali si possa ipotizzare un furto della proprietà intellettuale limitando così comportamenti ritenuti nocivi da partner come la Cina che in cambio dell’apertura del mercato ha sempre obbligato chi voleva entrare nel paese a concedere know Now e proprietà intellettuale che poi sviluppava successivamente.

L’Europa

Paradossalmente l’Europa mostra una debolezza sul piano internazionale trovando risposta nell’adozione di dazi compensativi alle politiche protezionistiche Americane che, potrebbe essere ciò che gli USA desiderano per negoziare successivamente una “temuta” guerra commerciale. Potrebbe essere proprio l’Europa, attratta nella trappola di Trump, prevedendo che tutti i paese adottino politiche protezionistiche,il soggetto con il quale negoziare un suo obiettivo strategico come, ad esempio, una maggiore partecipazione da parte di Germania ed Italia al bilancio NATO, ottenendo così un aumento del contributo per aumento delle spese militari.

L’Italia

Per l’Italia il rischio coincide con l’opportunità di dover rimanere a guardare, anche per convenienza strategica infatti, non conviene, nella nostra posizione alzare i toni per uno scontro commerciale stante la sproporzione in termini di svantaggi dovuti alla imposizione di dazi su circa 500.000 Tonnellate di acciaio pari a circa 5mld, contro misure compensative pari a circa 2,8 Mld.

Leadership USA

La modalità di esercizio della leadership e della rappresentanza del presidente Americano se controversa e discutibile (da parte di molti osservatori) consente al Presidente USA di muoversi in modo veloce, di comunicare immediatamente e con efficacia anche nei confronti dei propri elettori , una modalità destrutturata ma consona alla agenda mondiale il cui stile consente immediatezza di azione e adozione di posizioni contrarie veloci.

 L’uso dei social, una comunicazione che non ha remore nel distruggere la credibilità dei collaboratori, il modo pragmatico e rapido gli consente di ottenere obiettivi multipli diversamente dalla nostra rappresentanza che porta ad avere tempi lunghissimi e completamente avulsi da quelli di cui necessita l’economia e la capacità di incidere nel dibattito internazionale.

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