29 ottobre 1929

I titoli dei giornali di allora scrivevano esattamente come scrivono oggi, non è importante l’evento, quanto comprendere perchè potrebbe accadere.

Questo documento vuole contribuire a far emergere alcune informazioni significative, utili per elaborare, con maggiore consapevolezza, il proprio personale punto di vista,

Per comprendere il contesto è importante prendere due riferimenti: “da dove veniamo” e “dove stiamo andando”, in modo da descrivere un percorso, a supporto delle successive aspettative. Per un attimo, trascuriamo le fredde considerazioni tecniche che, da sole, non sono sufficienti per comprendere il momento.

Tutti gli eventi si dividono in 2 Macrofasi:

1^ fase, prevalentemente asintomatica riguarda la costruzione dei presupposti di stress, dove gli eventi si formano, in questa fase, è facile sottovalutare le condizioni esterne e gli effetti delle determinanti, la semplificazione si accompagna alla superficialità delle scelte in un contesto generalmente euforico che non tiene in debita considerazione delle conseguenze possibili

2^ fase, è quella nella quale emergono i sintomi. L’evento, incubato nella prima fase, manifesta i sintomi che divengono evidenti, in questa situazione è facile ritardare gli interventi  rendendo le soluzioni difficili, meno efficaci oltre  che costose.

DA DOVE VENIAMO

Da dove veniamo: prendendola “alla larga” stiamo vivendo la fase matura, la parte finale della crescita innescata dalla I^ e II^ guerra mondiale, ridistribuzione della ricchezza, natalità record, entusiasmo e motivazione sono stai i principali drivers dello sviluppo .

DOVE SIAMO

Con un balzo ai nostri giorni, in particolare in italia abbiamo: tasso di partecipazione al mercato del lavoro e del 50%, i pensionati sono la maggioranza, i diritti sono gli unici ad essere riconosciuti, oltre ai problemi di ridistribuzione della ricchezza, la natalità negativa, produzione e produttività scesa ai livelli degli anni 70 ed una povertà crescente sia in termini assoluti che relativi. All’estero le situazioni sono, molto, diverse tra i vari stati, ma permangono le tendenze demografiche,UE, e di generale rallentamento.

La crescita dell’economia è sostenuta dalla enorme liquidità assicurata dalle banche centrali, e da una “finanza eccessivamente creativa”. Il debito ha assunto proporzioni non piu’ sostenibili, un eccesso che è alla base della attuale deflazione. Un debito sproporzionato che dovrà essere riassorbito.

Dove stiamo andando

Verso uno “sgonfiamento” del debito, insostenibile, che rappresenta la condizione deflattiva, a cui seguirà un generale ridimensionamento.

Queste condizioni portano a ridimensionamenti delle attività reali, azioni, immobili , materie prime, all’interno dei rispettivi cicli con modalità e tempi caratteristici dei settori.

I mercati finanziari, non solo azionari,, sono espressione dell’andamento e ne rappresentano la misura.

Tra gli indici, l’EUROSTOXX 50 segna -43% dai massimi del 2001 e non fanno eccezione gli altri, anche internazionali se corretti per il cambio.

Gli investitori scoprono a loro spese che nel lungo periodo si può anche non guadagnare, anche se, le soluzioni esistono ma sono forse troppo semplici per essere spiegate, comprese ed adottate dai risparmiatori e dovrebbero essere comprese con il contributo della psicologia cognitiva e comportamentale e delle neuroscienze.

E’ importante sapere che…..

La prima informazione da riconoscere riguarda la misurazione della ricchezza: siamo abituati a valutare la ricchezza in termini di crescita nominale ma, è una rappresentazione erronea, comprendere solo questo aspetto aiuterebbe molti investitori ed imprenditori a fare scelte più adeguate e corrette.

Cosa mi aspetto

Nei prossimi giorni dovrebbe potersi concludere la fase acuta di questo movimento ribassista, una fase che dovrebbe esaurirsi con una accelerazione al ribasso seguita da un immediato recupero, un movimento caratteristico della conclusione delle fasi ribassiste, seguito da un successivo movimento positivo – laterale.

La mancanza di questo comportamento porrebbe dei dubbi sulla tenuta e sulla sostenibilità dei prezzi, rinviando la formazione di un minimo in momenti successivi.

Come ampiamente ricordato, a partire da novembre dello scorso anno e nei successivi aggiornamenti , la dinamica con la quale i mercati finanziari: azionari , dei tassi di interesse, delle materie prime, dei rapporti di cambio e degli indici di trasporto, evidenzia il cambiamento del trend primario (trend principale ribassista seguito da recuperi), una situazione che impone logiche di investimento diverse dal “lungo periodo” al quale si è stati abituati dall’industria, che necessita di maggiore attenzione, conoscenza e soprattutto competenze oltre ad una corretta valutazione delle proprie caratteristiche come investitori.

Parlare di valori ha poca importanza perché, in termini tecnici alcune soglie minime intermedie sono state raggiunte o sono in prossimità di esserlo, è possibile un cedimento del mercato stile 29” con una accelerazione delle vendite che in ottica di posizionamento potrebbe essere ideale per costruire delle posizioni.

Questa settimana dovrebbe rivelarsi decisiva e offrire spunti di valutazione più precisi, sui ribassi costruire delle posizioni in azioni.

Seguiranno aggiornamenti puntuali.

Grazie

Ruggero Mancini

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